Valtiberina
La Valtiberina o Alta Valle del Tevere comprende un territorio diviso tra l’Umbria e la Toscana e tra le province di Arezzo e Perugia attraversato dal corso superiore del fiume Tevere. Celebrata nei suoi scritti già da Plinio il Giovane tra I e II secolo d.C. per la bellezza del paesaggio, la Valtiberina, da sempre crocevia di popoli, culture e commerci, è una terra in cui storia, natura e arte consentono a chi la visita di intraprendere itinerari diversificati ma sempre di grande suggestione.

La parte toscana comprende i comuni di Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro e Sestino.
Anghiari, uno dei borghi più belli d’Italia, compare nei documenti nell’XI secolo. Il 29 giugno 1440 vi si svolse la cruenta battaglia tra Repubblica Fiorentina e Visconti di Milano, ricordata in un dipinto scomparso di Leonardo da Vinci, eseguito nel 1503 per il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
Badia Tedalda, immersa nell’Appennino tosco-marchigiano-romagnolo, dove iniziano le valli dei fiumi Foglia e Marecchia, si trova lungo un importante tracciato di epoca romana. Il toponimo fa riferimento a un’antica abbazia benedettina del X secolo.
A Caprese Michelangelo, sorto nell’alto medioevo come borgo fortificato a controllo della valle del torrente Sigerna durante le lotte tra longobardi e bizantini, il 6 marzo 1475 nacque il grande Michelangelo Buonarroti. La casa natale fa oggi parte del Museo Michelangiolesco.
Monterchi sorge alla confluenza dei torrenti Cerfone e Padonchia. Il suo nome fa riferimento a un tempio dedicato a Ercole. Il luogo è celebre per la “Madonna del Parto” di Piero della Francesca, affresco eseguito tra il 1455 e il 1465, oggi conservato nel locale Museo Civico. Pieve Santo Stefano è un insediamento di origine romana sorto nella parte nord della Valtiberina, alla confluenza del Tevere con il torrente Ancione. Dal 1984 è sede dell’Archivio Diaristico Nazionale e del Piccolo Museo del Diario, dove sono custoditi diari, epistolari e memorie di gente comune.
Sansepolcro è il centro principale della Valtiberina toscana, sviluppatosi nell’XI secolo intorno a un’abbazia benedettina tra la riva sinistra del Tevere e i massicci montuosi dell’Alpe della Luna e della Massa Trabaria. Raffinata città d’arte, dette i natali nel XV secolo a Piero della Francesca, del quale si conservano alcuni capolavori pittorici come la “Resurrezione” del 1450-1463.
Nella valle del torrente Foglia, infine, si trova Sestino, il comune più orientale della Toscana. Nel I secolo a.C. divenne un municipio romano, i cui fasti si ripercorrono nell’Antiquarium Nazionale, museo ricco di importanti reperti, come un monumento funerario circolare di stile ellenistico.
Il viaggio nell’Alta Valle del Tevere prosegue nella parte umbra, che include Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e Umbertide.


Citerna, uno dei borghi più belli d’Italia, è di origine romana ma fu ricostruito dai longobardi. Nel centro storico la chiesa di San Francesco custodisce la “Madonna con il Bambino” quattrocentesca di Donatello. La frazione di Fighille ospita il Piccolomuseo, centro diffuso per l’arte contemporanea.
Città di Castello, la romana Tifernum Tiberinum, è il centro più popoloso della Valtiberina. Città ricca di tesori artistici ed edifici laici e religiosi di varie epoche, è importante anche per l’arte contemporanea grazie alla Fondazione Burri che valorizza l’arte di Alberto Burri, qui nato nel 1915.
Lisciano Niccone, di origine medievale, si trova nella valle del torrente Niccone, a metà via tra Umbertide e Cortona, in un’area paesaggistica di grande valore. Del suo castello dell’XI secolo, appartenuto anche ai marchesi di Sorbello, rimangono poco resti.
Monte Santa Maria Tiberina fu un feudo imperiale dei marchesi Bourbon del Monte dall’XI secolo. Mantenne l’indipendenza fino al 1803 come zona franca tra Granducato di Toscana e Stato della Chiesa. La frazione di Lippiano accolse in passato una comunità ebraica.
Montone, situato sulla confluenza del torrente Carpina nel Tevere, è un delizioso borgo fortificato documentato nel X secolo come feudo dei marchesi del Colle. Del luogo era originaria la famiglia Fortebracci, il cui più noto esponente fu Braccio da Montone, condottiero morto nel 1424.
Pietralunga, a ridotto dell’Appennino umbro-marchigiano, fu fondata dagli umbri e venne elevata a municipio dai romani. In epoca longobarda sorsero la pieve di Santa Maria, più volte rimaneggiata, e la Rocca di forma pentagonale. San Giustino, tra Sansepolcro e Città di Castello, è connotato infine da edifici prestigiosi come il Castello Bufalini di origine medievale. Nel territorio si trovano anche il sito archeologico della Villa di Plinio il Giovane e Cospaia, dove per secoli rimase in piedi una piccola repubblica indipendente.
Umbertide, attraversata dal Tevere, prese l’attuale nome nel 1863 in onore del principe Umberto di Savoia. In precedenza il borgo fortificato sorto intorno al X secolo si chiamava Fratta. La sua splendida Rocca trecentesca è una delle più belle dell’Umbria.